
La casa Famiglia
La Casa Famiglia “Betlemme”, dell’Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII fondata da Don Oreste Benzi, è presente ad Orciano da agosto 2001.
Fortemente voluta dai parroci Don Antonio e Don Ennio, a cui va il nostro grazie per l’amore concreto verso tutti i poveri, compresi i nostri piccoli accolti, esprime il carisma della comunità cioè la sequela di Gesù povero e servo attraverso la condivisione della vita con gli ultimi.
In questo modo i membri della Comunità intendono rispondere all’universale chiamata alla santità; realizzare secondo la propria parte il Regno di Dio; partecipare alla missione di salvezza della Chiesa che “circonda” d’affettuosa cura quanti sono afflitti dall’umana debolezza, anzi, riconosce nei poveri e nei sofferenti l’immagine del Suo Fondatore povero e sofferente, si premura di sollevarne l’indigenza e in loro intende servire Cristo.

Centro diurno ” Il Mosaico”
La Casa Famiglia vuole dare quindi risposta temporanea o definitiva a persone che si trovano in situazioni di difficoltà, disagio o abbandono. Ad oggi il nostro nucleo familiare è composto da nove persone, io, Eraldo e mia moglie Barbara, i nostri quattro figli: Alessandro Luca Sofia e Simone, i nostri piccoli: Simona con noi da ormai 30 anni, Gerry da 23, Giusi da 20: tutti e tre sono portatori di handicap grave e gravissimo.
Tante sono state le poi persone accolte per periodi più brevi in questi 15 anni; minori anche con disabilità, ragazze vittime dello sfruttamento, persone in programma terapeutico. Per tutto questo ci sentiamo di dire il nostro grazie in primo luogo per il dono della vocazione della Comunità Papa Giovanni XXIII poi per questa casa che è strumento essenziale e ci consente di vivere tutto questo.
Dalla Casa Famiglia, inoltre, proprio per dare risposta ai bisogni delle persone accolte è nato il Centro Diurno “Il Mosaico” presso la ex scuola di Montebello. Eraldo è così impegnato a tempo pieno presso questa realtà che accoglie oltre ai ragazzi della Casa Famiglia altre persone con handicap grave e gravissimo del territorio circostante.
Eraldo e Barbara