V Domenica di Pasqua – Anno B

 

Vangelo

Dal Vangelo secondo Giovanni
Gv 15,1-8

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Io sono la vite vera e il Padre mio è l’agricoltore. Ogni tralcio che in me non porta frutto, lo taglia, e ogni tralcio che porta frutto, lo pota perché porti più frutto. Voi siete già puri, a causa della parola che vi ho annunciato.
Rimanete in me e io in voi. Come il tralcio non può portare frutto da se stesso se non rimane nella vite, così neanche voi se non rimanete in me. Io sono la vite, voi i tralci. Chi rimane in me, e io in lui, porta molto frutto, perché senza di me non potete far nulla. Chi non rimane in me viene gettato via come il tralcio e secca; poi lo raccolgono, lo gettano nel fuoco e lo bruciano.
Se rimanete in me e le mie parole rimangono in voi, chiedete quello che volete e vi sarà fatto. In questo è glorificato il Padre mio: che portiate molto frutto e diventiate miei discepoli».

Parola del Signore

 

LA LINFA DI DIO

Quanto fa bene sentirsi dire da Gesù che nelle nostre esistenze scorre la sua linfa, la stessa che scorre in Gesù!
Rasserena essere parte (un tralcio) del corpo di Gesù (la vite).
E com’è bello sapere che chi si prende cura di noi è Dio, il Padre Buono!

Non servono “inutili sforzi”, “impegni gravosi” per rimanere attaccati alla vite-Gesù: “Ti basta la mia grazia” (2 Cor.12,9): nel Vangelo di oggi è detto che è la Sua Parola che ci rende puri…
Basta rimanere in Lui e Lui rimarrà in noi.

Guidati dalla sua parola, fedeli ad essa, guidati da lei, “non possiamo sbagliare”, troveremo sempre la strada, pur fra mille difficoltà, “Se rimanete in me e le mie parole rimangono in voi”!
“Chiedete quello che volete e vi sarà fatto” e lui lo sa bene, c’è già passato.
Anche Gesù nell’orto degli ulivi ha confidato nella premura del Padre, gli ha confidato i suoi desideri, le sue difficoltà, le sue paure “Padre, se vuoi, allontana da me questo calice!”(Luca 22,42a),ma si è affidato completamente al Padre, è rimasto ancorato alla volontà del padre“Tuttavia non sia fatta la mia, ma la tua volontà” (Luca 22,42b) ed è risorto!!

RIMANERE IN LUI
è il solo modo per fruttificare, è garanzia di vita piena, è trovare il senso pieno della vita.
Rimanere in Lui significa custodire nel cuore la sua Parola e lasciarla vivere, permetterle di essere la nostra forza, la nostra luce, il faro che orienta le scelte della vita.
E questa è la potatura: saper accogliere la Parola di Dio come guida e… sapremo cosa scegliere e cosa abbandonare o non cercare! Abbandonare ciò che appesantisce la nostra esistenza, ciò che la allontana da Dio per rimanere attaccati a Lui e… portare frutto!

Arrabattarsi, sbattersi, correre, affannarsi, farsi in mille… tutto ciò non ci fa portare frutto, anzi ci allontana dal portare frutto!
Anzi… rischia di essere motivo di disorientamento, di infruttuosità, con la conseguenza di essere tagliati e gettati via, cioè di non servire a niente e a nessuno!

Invece bisogna rimanere, posare il capo sul petto di Gesù e riposare in Lui: da qui nasce la possibilità di portare frutto, da questo rimanere nascono le opere che Dio potrà compiere attraverso noi, suoi poveri strumenti…

La Sua Parola ci attraverserà, ci nutrirà, ci plasmerà e… saremo suoi discepoli!

 

 

(Pierluigi Patregnani, Lettore)

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