BATTESIMO DEL SIGNORE

Vangelo

Dal Vangelo secondo Luca
Lc 3,15-16.21-22

In quel tempo, poiché il popolo era in attesa e tutti, riguardo a Giovanni, si domandavano in cuor loro se non fosse lui il Cristo, Giovanni rispose a tutti dicendo: «Io vi battezzo con acqua; ma viene colui che è più forte di me, a cui non sono degno di slegare i lacci dei sandali. Egli vi battezzerà in Spirito Santo e fuoco».

Ed ecco, mentre tutto il popolo veniva battezzato e Gesù, ricevuto anche lui il battesimo, stava in preghiera, il cielo si aprì e discese sopra di lui lo Spirito Santo in forma corporea, come una colomba, e venne una voce dal cielo: «Tu sei il Figlio mio, l’amato: in te ho posto il mio compiacimento».

Parola del Signore

 

IL POPOLO ERA IN ATTESA…
Non è storia vecchia, è storia contemporanea!
Da sempre e per sempre l’uomo, ogni uomo, è fatto di “attesa”: se non vive in questa dimensione… è un uomo “morto”! Un uomo senza “attese”, senza speranza, non vive da uomo…

MA C’È ATTESA E ATTESA!
Quella di Israele è l’attesa del Messia, del Salvatore, inteso come colui che libererà gli Ebrei dal dominio straniero: un re grande e potente che ridarà lustro, potere e importanza al suo popolo.
Anche oggi sono in molti quelli che attendono un “facile Salvatore della Patria”, uno che risolva i problemi attuali, quasi come con una bacchetta magica, quasi come se noi non ci volessimo impegnare per il cambiamento che, certo, serve… ma che non può che partire dalla ricerca e dall’impegno di ciascuno!

SI DOMANDAVANO IN CUOR LORO SE NON FOSSE LUI
Giovanni esercitava un gran richiamo sulla gente, tanto che in molti pensavano che potesse essere lui il Salvatore… Lo pensavano ma non avevano il coraggio di dirlo, né di chiederlo…
Giovanni intuisce, capisce, ciò passa nei loro cuori e non ne approfitta, non usa la sua popolarità per fini personali, ma va dritto al cuore della questione: le sue richieste, l’acqua con cui lui battezza, non sono altro che “una preparazione” a chi sta per arrivare e a ciò che lui ci proporrà! Sa che il suo non è il ruolo di Salvatore: egli è solo una freccia, un segnale indicatore della direzione.
Sa bene che l’Atteso, Chi arriverà, sarà ben Altro!! Ma non immagina quanto!!

…A CUI NON SONO DEGNO DI SLEGARE I LACCI DEI SANDALI
La risposta definitiva a questa attesa universale non viene da nessun uomo e Giovanni lo sa… anche se non troppo precisamente! Le risposte al desiderio profondo di felicità vengono solo da Dio, e questo Giovanni lo aveva ben capito! Ciò che Giovanni non aveva chiaro è che, incarnandosi in Gesù, Dio vuol mostrarsi (vividamente e in carne ed ossa) perciò che è: un FUOCO D’AMORE che non distrugge, bensì purifica… e lo scopo finale dell’incarnazione è offrire LA via agli uomini, per insegnar loro cosa significhi davvero ESSERE UOMINI, a Sua immagine e somiglianza!

TU SEI IL FIGLIO MIO, L’AMATO: IN TE HO POSTO IL MIO COMPIACIMENTO
LA VIA per accedere al Padre ci viene mostrata nell’Uomo Gesù Cristo: in Lui, abitato dallo Spirito di Dio, è la pienezza dell’Umanità, la pienezza della Creazione e il suo scopo finale.
A questo, anche inconsapevolmente, ci guida il Battista; un cambiamento epocale, una cosa mai vista né udita: un Dio che (non scende bensì) si compenetra con quell’umanità che ha creato per mostrarle l’UNICA via per la felicità.
Essere un tutt’uno col Padre, solo questa è la risposta alle nostre attese più profonde e solo da Dio stesso può giungere il dono, non è conquista, non è lotta, è ARRENDERSI A LUI, confidare in Lui, abitare in Lui, per lasciarsi abitare da Lui!
E il come, ancora una volta ce lo dice la Parola stessa di Dio: “(Gesù) stava in preghiera“.
Come un peccatore, Gesù è in fila, in attesa del battesimo di Giovanni, ma è ben connesso col Padre Suo attraverso la preghiera, in quello scambio d’amore si coabita nello stesso cuore e in cui ci si ascolta vicendevolmente (Dio ascolta te e tu ascolti Dio).

Pierluigi Patregnani, Lettore

 

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