
Vangelo
Dal Vangelo secondo Luca
Lc 6,39-45
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli una parabola: “Può forse un cieco guidare un altro cieco? Non cadranno tutti e due in un fosso? Un discepolo non è più del maestro; ma ognuno, che sia ben preparato, sarà come il suo maestro.
Perché guardi la pagliuzza che è nell’occhio del tuo fratello e non ti accorgi della trave che è nel tuo occhio? Come puoi dire al tuo fratello: ‹Fratello, lascia che tolga la pagliuzza che è nel tuo occhio›, mentre tu stesso non vedi la trave che è nel tuo occhio? Ipocrita! Togli prima la trave dal tuo occhio e allora ci vedrai bene per togliere la pagliuzza dall’occhio del tuo fratello.
Non vi è albero buono che produca un frutto cattivo, né vi è d’altronde albero cattivo che produca un frutto buono. Ogni albero infatti si riconosce dal suo frutto: non si raccolgono fichi dagli spini, né si vendemmia uva da un rovo. L’uomo buono dal buon tesoro del suo cuore trae fuori il bene; l’uomo cattivo dal suo cattivo tesoro trae fuori il male: la sua bocca infatti esprime ciò che dal cuore sovrabbonda”.
Parola del Signore
CIECHI
Cieco a chi??
Attento Gesù! Corri dei seri rischi a dare dei ciechi a noi, uomini contemporanei, moderni, “eruditi” e tecnologicamente avanzati e sempre pronti ad emettere giudizi trancianti!!
Potresti finire in croce, ancora un’altra volta, se non ti fai più cauto!
Oggi che ognuno ritiene di essere conoscitore di tutto, e ancor più di essere l’unico a conoscere davvero se stesso… tu Gesù gli proponi “un maestro”???!!
Anzi, Tu che sei così umile, proponi te stesso come Unico Maestro??
Ti ripeto che scherzi col fuoco!
Gli uomini e le donne di oggi non hanno maestri, sono autoreferenti, ognuno sa tutto, conosce tutto e può dire tutto ciò che gli viene in mente… e guai a contraddirlo!!
“PUÒ FORSE UN CIECO GUIDARE UN ALTRO CIECO?”
Eppure, anche se non lo ammetteremo mai, quanti sono quelli che ci fanno da “maestri”!!!
Quanti attori e attrici, cantanti, calciatori, stilisti, blogger, “politici” più o meno tali (più meno che più… visto l’andazzo del mondo), ci indottrinano con il loro pensiero, ci ammorbano le menti con i loro obiettivi, con i loro stili di vestire, di vivere… e noi a conformarci a loro: la moda e le mode!!!
Chissà se un giorno ci chiederemo dove ci stanno conducendo??
Chissà se ce ne accorgeremo, magari quando sarà troppo tardi… di aver speso la vita seguendo chi pensava unicamente ai propri obiettivi…
Gesù ci invita a non camminare da soli, ma ci ha pure suggerito di seguire l’esempio di Dio e della sua infinita misericordia, poiché solo questa conduce a una vita felice, solo l’amore apre le porte ad altro amore!
“PERCHÉ GUARDI LA PAGLIUZZA CHE È NELL’OCCHIO DEL TUO FRATELLO…”
Ecco allora l’invito guardarci dentro, a conoscerci e a non sentirci superiori o migliori degli altri.
Basterebbero un po’ di umiltà e un po’ di verità interiore per accorgerci che anche noi sbagliamo, pecchiamo quotidianamente e, altrettanto quotidianamente… veniamo perdonati da Dio.
Al contrario, l’incapacità di vedere i nostri errori diventa un ostacolo così grosso che ci riempie il cuore e gli occhi e ci rende incapaci di ammirare il bello negli altri e, quasi come per contagio, cerchiamo in loro tutto ciò che non va bene ed è sbagliato… come se solo fossimo esenti da errori!
Non è questa la via!
“L’UOMO BUONO DAL BUON TESORO DEL SUO CUORE TRAE FUORI IL BENE”
Chi assume lo sguardo di Dio, compassionevole e misericordioso con se stesso e con i fratelli, non farà che pronunciare parole d’amore, di comprensione, di conforto e di speranza per ogni uomo, a partire da se stesso e per arrivare alla parte buona che c’è nel cuore di ogni persona.
Di questi “maestri” ha sempre avuto e continua ad aver bisogno l’uomo di ogni tempo! Saranno questi i maestri saggi che sapranno farci trovare la “nostra” strada per la felicità e la pienezza!
Coloro che sanno andare dritti al proprio cuore, con lo sguardo di Dio, saranno anche coloro che con la vita, con le loro opere e le loro parole, ci mostreranno e ci dimostreranno di aver trovato la strada per quella felicità piena e vera a cui ogni uomo aspira…e nascerà anche in noi il desiderio di cercare!
“LA SUA BOCCA INFATTI ESPRIME CIÒ CHE DAL CUORE SOVRABBONDA”
Mettiamoci in ascolto degli altri: è indispensabile! Parliamo agli altri: è necessario! Ma cerchiamo di comprendere se le parole che escono dalle nostre o dalle loro bocche, provengono da cuori che mirano a donare e costruire oppure cercano solo di rubare e distruggere…
Allora sapremo riconoscere l’albero buono e l’albero cattivo!
Pierluigi Patregnani, Lettore