IV DOMENICA DI PASQUA

Vangelo

Dal Vangelo secondo Giovanni
Gv 10,27-30

In quel tempo, Gesù disse: «Le mie pecore ascoltano la mia voce e io le conosco ed esse mi seguono.
Io do loro la vita eterna e non andranno perdute in eterno e nessuno le strapperà dalla mia mano.
Il Padre mio, che me le ha date, è più grande di tutti e nessuno può strapparle dalla mano del Padre.
Io e il Padre siamo una cosa sola».
Parola del Signore

IL GREGGE NEL LINGUAGGIO ODIERNO
Quante volte si parla del gregge in modo negativo! E si usa la parola in senso negativo, come un termine dispregiativo, e lo si usa per indicare delle persone che seguono altre come se fossero cieche, come dei non pensanti, pronte ad agire come una massa incapace di scegliere autonomamente e dietro decisioni libere e personali! Niente di più lontano di quanto vuol comunicarci Gesù!

 

IL GREGGE PER GESÙ
Le pecore del gregge di Gesù hanno una individualità, una personalità, ciascuna si porta dietro una propria soggettività, tanto che Gesù dice di conoscerle una ad una, tanto che Gesù le tiene fra le sue mani e le custodisce con tenerezza e con cura, è disposto a proteggerle e a difenderle fino a dare la propria vita.
Gesù paragona i suoi discepoli a questo secondo gregge perché sa che gli uomini hanno estremo bisogno di essere guidati, ma non come pecore sorde e cieche!


IL GREGGE DI GESÙ
Il gregge di Gesù (la Chiesa ma anche ogni uomo di buon cuore) è formato da persone che innanzitutto ASCOLTANO la voce del Signore e la ascoltano come una Parola sentita come vera, sensata, piena di progetti e speranze vitali!
Non è una voce comoda da seguire, non è una voce adatta a chi si adatta!
È una voce, quella di Gesù, che offre amore, protezione e vita eterna, ma chiede fede che si tramuti in sequela!

 

IL BUON PASTORE…
Coloro che ascoltano davvero le parole del Buon Pastore, LO SEGUONO e non possono che scegliere ogni giorno di fidarsi del pastore e mettersi nelle sue mani!
Il Pastore Buono che Dio Padre ci ha donato è Gesù, che è “un tutt’uno col Padre”!
Ed ecco perché ci conosce: perché ci ha creati! Ed ecco perché ci parla con amore: perché ha dato la Sua vita per noi! Ed ecco perché è presente ogni giorno in mezzo a noi: perché non vuol lasciare solo nessuno di noi e perciò ci ha donato lo Spirito Santo!

 

E ALTRI PASTORI…
E oltre allo Spirito, come abbiamo già sentito domenica scorsa, ci dona anche una guida, Pietro!
Sì, proprio quello che per tre volte lo ha rinnegato e a cui Gesù ha chiesto per tre volte se lo amasse!
A “quel” Pietro, Gesù affida la sua Chiesa, a uno che ha sbagliato, certo, ma come sbagliamo anche tutti noi!
Oggi “quel Pietro”, il Papa, si chiama Francesco e, si lascia rappresentare da altri pastori, i Vescovi, e da noi oggi si chiama Armando che, a sua volta invia altri pastori, i sacerdoti, nel territorio delle parrocchie e da noi oggi si chiamano Mirco e Melance…

 

… DONI DI DIO
Uomini che hanno scelto che Dio fosse il loro “tutto”, ma uomini come noi, che debbono mettersi innanzitutto in ascolto del Padre e a servizio dei fratelli, faticare per stare dietro a Gesù, inginocchiarsi e baciargli i piedi, come la Maddalena, convivere con le loro umanità ferite… proprio come tutti noi!
Non ci resta che ringraziare Dio dei tanti doni di cui colma la nostra esistenza e innalzare a Lui preghiere, inni e canti perché sotto la sua guida, dietro l’esempio dell’Unico Buon Pastore, ci conceda la grazia dello Spirito Santo che illumini sempre le nostre guide terrene ed anche il Suo popolo verso la santità a cui tutti siamo chiamati fin d’ora e insieme!
Finché saremo nelle mani di Gesù, nessuno potrà strapparci via da Lui, nessuno verrà perso e ciascuno saprà vedere già da ora i segni dei tempi nuovi e otterrà la grazia della vita eterna, a Dio piacendo!

Pierluigi Patregnani, Lettore

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