V DOMENICA DI PASQUA

Vangelo

Dal Vangelo secondo Giovanni
 Gv 13,31-33a.34-35

Dal Vangelo di Giovanni
Quando Giuda fu uscito [dal cenacolo], Gesù disse: «Ora il Figlio dell’uomo è stato glorificato, e Dio è stato glorificato in lui. Se Dio è stato glorificato in lui, anche Dio lo glorificherà da parte sua e lo glorificherà subito. 
Figlioli, ancora per poco sono con voi. Vi do un comandamento nuovo: che vi amiate gli uni gli altri. Come io ho amato voi, così amatevi anche voi gli uni gli altri. 
Da questo tutti sapranno che siete miei discepoli: se avete amore gli uni per gli altri».

UN SEGNO PER CAPIRE L’AMORE
Nel brano del Vangelo secondo Giovanni di oggi, Gesù è nel Cenacolo con “i suoi” e durante la cena in cui mangiano-celebrano la Pasqua ebraica, SI ALZA e compie un gesto impensabile, uno dei suoi soliti gesti che spesso scandalizzavano: lava e asciuga i piedi ai suoi discepoli!
E lo fa senza alcun tentennamento: è certo di quel che sta facendo, non ha alcun dubbio, al contrario di Pietro… che si scandalizza!!
Così Gesù, dopo il gesto, aiuta i suoi discepoli (e Pietro in particolare), a capire che se Lui, che è il loro Maestro, è disposto e desideroso di amare i suoi fratellifino a servirli con un’azione tipica degli schiavi… anche i discepoli tra loro (e con qualsiasi altra persona) sono invitati ad agire allo stesso modo: ad amare ognuno e, amare, (si sa?!), significa fare il bene dell’altro!

UN SEGNO PER CAPIRE LA CROCE
Ma vi pare che Gesù si voglia fermare a lavare solo i piedi agli apostoli?? No! Sa che andrà ben oltre i piedi e ben oltre gli apostoli! Ci rinnoverà tutti! Sa già che darà tutta la Sua vita per noi! Sa che ci vorrà una donazione totale! Sa che l’aspetta una terribile morte in croce che (e sa anche questo) scandalizzerà amici, famigliari… e il mondo intero!
Ecco a cosa serve la lavanda dei piedi: essa è una figura, l’immagine che può aiutare i suoi a capire che la sua croce non è un avergli tolto la vita, ma la decisione di Gesù di donarla per la salvezza di ogni persona, che Lui ama e vuol salvare a tutti i costi, ad ogni costo, fino a dare la propria vita per gli uomini, suoi fratelli.

NON SOLO UN SEGNO MA “VI DO UN COMANDAMENTO NUOVO:
che vi amiate gli uni gli altri. Come io ho amato voi, così amatevi anche voi gli uni gli altri.”
Ci rinnova attraverso l’esempio che offre con la sua stessa vita, ci chiede di fare come Lui: amare i nostri fratelli, uomini e donne, senza alcun limite geografico, senza alcuna distinzione di pelle, né di ruoli, né di religione… semplicemente perché neanche Lui si è fermato di fronte a queste “distinzioni”! E l’aveva pure detto: Amate i fratelli… amate anche i nemici… altrimenti non fareste nulla di divino!

AMARSI L’UN L’ALTRO… il “DISTINTIVO”
Ma oltre che un comandamento nuovo, amare come ha fatto Lui, è anche e soprattutto IL SEGNO, IL DISTINTIVO ESTERNO, LA “DIVISA” del cristiano: “Da questo tutti sapranno che siete miei discepoli”.
Non dall’abito talare, non dai sacramenti celebrati, non dai bei canti o dalle messe vissute, ma SOLO DALL’AMORE CHE CIRCOLERÀ NELLA COMUNITÀ e A PARTIRE DALLA COMUNITÀ si potrà dire “quelli sono di Cristo!”
Già! È proprio così! Ma… in comunità non ci sono gli amici che io ho scelto! Ci sono anche quelli con cui non vado troppo d’accordo (magari su quasi tutto)! Ci sono anche quelli a cui posso aver fatto del male o che mi possono aver fatto del male (vi dicono niente i nomi Giuda e Pietro??)!

COME IO HO AMATO VOI
Già! È proprio così! Ma… quelli sono i fratelli che Dio mi ha messo accanto e quelli sono coloro che debbo amare non del mio amore (che non ne sarebbe capace!) ma con lo stesso amore di Dio che ci permette di riuscire ad amarli come fratelli… proprio come ha fatto Gesù che dà gloria a Dio proprio nel momento in cui viene tradito da Giuda e, poco dopo, rinnegato da Pietro (a cui, nonostante tutto, o forse proprio per questo, affida il compito di guidare la Sua Chiesa!), quel Pietro che a parole avrebbe preferito farsi ammazzare piuttosto che abbandonarlo… a parole!
La risposta di Gesù? AMA sia Giuda sia Pietro SUL SERIO E SENZA MEZZE MISURE!Li ama e li perdona. Ci ama e ci perdona. Amiamoci e perdoniamoci… nella e per la Grazia e la Gloria di Dio!

Pierluigi Patregnani, Lettore

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