
Vangelo
Dal Vangelo secondo Luca
Lc 18,9-14
In quel tempo, Gesù passando vide un uomo cieco dalla nascita; sputò per terra, fece del fango con la saliva, spalmò il fango sugli occhi del cieco e gli disse: «Va’ a lavarti nella piscina di Sìloe», che significa “Inviato”. Quegli andò, si lavò e tornò che ci vedeva. Allora i vicini e quelli che lo avevano visto prima, perché era un mendicante, dicevano: «Non è lui quello che stava seduto a chiedere l’elemosina?». Alcuni dicevano: «È lui»; altri dicevano: «No, ma è uno che gli assomiglia». Ed egli diceva: «Sono io!».
Condussero dai farisei quello che era stato cieco: era un sabato, il giorno in cui Gesù aveva fatto del fango e gli aveva aperto gli occhi. Anche i farisei dunque gli chiesero di nuovo come aveva acquistato la vista. Ed egli disse loro: «Mi ha messo del fango sugli occhi, mi sono lavato e ci vedo». Allora alcuni dei farisei dicevano: «Quest’uomo non viene da Dio, perché non osserva il sabato». Altri invece dicevano: «Come può un peccatore compiere segni di questo genere?». E c’era dissenso tra loro. Allora dissero di nuovo al cieco: «Tu, che cosa dici di lui, dal momento che ti ha aperto gli occhi?». Egli rispose: «È un profeta!». Gli replicarono: «Sei nato tutto nei peccati e insegni a noi?». E lo cacciarono fuori.
Gesù seppe che l’avevano cacciato fuori; quando lo trovò, gli disse: «Tu, credi nel Figlio dell’uomo?». Egli rispose: «E chi è, Signore, perché io creda in lui?». Gli disse Gesù: «Lo hai visto: è colui che parla con te». Ed egli disse: «Credo, Signore!». E si prostrò dinanzi a lui.
LA DOMENICA DELLA GIOIA!
Quella di oggi è chiamata Domenica“IN LAETARE”, la Domenica nella (della) GIOIA. ma è difficile comprendere, di questi tempi, con la paura del virus che gira per tutto il mondo, con l’incoscienza di chi va in giro ugualmente, sentendosi “immortale” (piuttosto che “superficiale”!), con le chiese “chiuse”, senza messe, senza potersi incontrare e celebrare insieme il Dio della vita, della luce, del senso della vita… APPARE molto difficile gioire!
Ma, e non a caso, nel bel mezzo della Quaresima, di questa Quaresima ben strana e piena di paura, Gesù viene a noi e si presenta come la LUCE, la SOLA, la VERA LUCE per ogni uomo, per il mondo intero! Quanto dovrebbe dirsi oggi questo Vangelo!
GESÙ CI VEDE!!
Gesù, il Figlio di Dio, ci vede bene!
Non distorce la realtà e, passando PER STRADA (lungo il cammino della nostra vita) vede un uomo cieco e comprende il suo (nostro) bisogno di luce, mentre gli altri continuano a domandarsi perché quell’uomo (ognuno di noi) sia cieco, di chi sia la colpa e quale peccato abbia commesso!
Ma A GESÙ INTERESSA SEMPRE LA PERSONA e il suo carico di BISOGNO DI LUCE, di BISOGNO DI DIO!
Gesù va sempre oltre il peccato, Dio non guarda l’apparenza ci dice la prima lettura: DIO VA AL CUORE DELL’UOMO e quello illumina e a quello parla.
GESÙ È LA NOSTRA LUCE!!
Ed ecco allora che i nostri occhi si aprono veramente, sparisce la nostra cecità: di fronte allo sguardo di Gesù, che cerca l’uomo e non la colpa, CI SENTIAMO NASCERE ALLA LUCE, ALLA VITA…. Gesù ci guarda, ci vede e non ci giudica (Lui, l’unico che potrebbe farlo davvero!) ma CI AMA e la luce invade la nostra vita!! E la vita acquista un senso completamente diverso! Insomma siamo di fronte ad una storia di CONVERSIONE!
È PRIMAVERA, la primavera dello Spirito, la primavera della fede: stagione di fioritura della VITA NUOVA perché scoperta alla luce di Dio, vissuta sotto e con il Suo sguardo, è LA VITA NELLO SPIRITO DI DIO!
SIAMO CIECHI ANCHE NOI?
E anche il nostro tempo, la nostra età, questi nostri giorni bui, assumono allora una consapevolezza nuova, una direzione nuova, un senso nuovo e… CI ACCORGIAMO DI ESSERE CIECHI… se continuiamo a vedere, anche ai nostri giorni, un Dio che cerca la colpa, un Dio che condanna, un Dio che invia i mali (il virus, il cancro…) sulla Terra, un Dio assente dalla storia, un Dio lontano…
Non rischiamo, forse, anche noi di ragionare come i discepoli di Gesù, che vanno a cercare le colpe e la loro origine? E, ancor peggio, come i farisei, riteniamo di “avere la verità in tasca”? E quante volte, soprattutto noi “credenti” rischiamo di pensare o dire «Sei nato tutto nei peccati e insegni a noi?».
CHE GESÙ DIVENTI DAVVERO LA NOSTRA LUCE!!
In questo tempo, apparentemente cieco di Dio, qual è il ruolo dei cristiani?
Il messaggio della Quaresima è ben chiaro: ci chiama ad essere coloro che si dissetano al pozzo della Parola di Dio (come la samaritana di domenica scorsa), si lasciano impastare gli occhi col fango (ciò di cui siamo fatti) e con la saliva di Gesù (il suo darsi completamente) per lasciare che finalmente vediamo la Luce e ci accorgeremo che SOLO DIO È L’UNICO A ILLUMINARCI sul senso vero della vita: e allora lasciamoci incontrare, “vedere”, guarire, salvare da Dio… nostra origine, nostro fine, nostro tutto!
E, insieme al cieco guarito, diciamo a Gesù:«Credo, Signore!».
Pierluigi Patregnani, Lettore