La nostra comunità legge: “Laudato si”

Carissimi,

da questa settimana iniziamo la lettura integrale dell’ enciclica “Laudato si’, sulla cura della casa comune” di Papa Francesco,  pubblicata il 24 maggio 2015.

La proposta è quella di leggerne 2 paragrafi a settimana con il commento di un fratello o sorella della nostra comunità.

Il quinto anniversario di questo documento è l’occasione per riflettere sulla sua attualità nel momento presente, mentre il mondo intero combatte contro la pandemia del Covid-19.

Uno dei meriti di questo testo del Santo Padre, che parte dai fondamenti del rapporto tra le creature e il Creatore, è l’averci fatto comprendere che tutto è connesso: non esiste una questione ambientale separata da quella sociale e i cambiamenti climatici, le migrazioni, le guerre, la povertà e il sottosviluppo sono manifestazioni di un’unica crisi che prima di essere ecologica è, alla sua radice, una crisi etica, culturale e spirituale. Si tratta di uno sguardo profondamente realistico.

La crisi che stiamo vivendo a causa della pandemia ha reso tutto ciò ancora più evidente: “Siamo andati avanti a tutta velocità – ha detto il Papa lo scorso 27 marzo – sentendoci forti e capaci in tutto. Avidi di guadagno, ci siamo lasciati assorbire dalle cose e frastornare dalla fretta… non ci siamo ridestati di fronte a guerre e ingiustizie planetarie, non abbiamo ascoltato il grido dei poveri, e del nostro pianeta gravemente malato. Abbiamo proseguito imperterriti, pensando di rimanere sempre sani in un mondo malato”.

Sempre nel corso di quell’intenso momento di preghiera per invocare la fine di una pandemia che ci ha fatto risvegliare tutti fragili e indifesi, Francesco ha ricordato che siamo chiamati “a cogliere questo tempo di prova come un tempo di scelta… il tempo di scegliere che cosa conta e che cosa passa, di separare ciò che è necessario da ciò che non lo è”.

Laudato si’ ci guida nel ripensare società dove la vita umana, specie quella dei più deboli, sia difesa; dove tutti abbiano accesso alle cure, dove le persone non siano mai scartate e la natura non sia indiscriminatamente depredata ma coltivata e custodita per chi verrà dopo di noi.

Iniziamo la lettura dei primi due paragrafi con il commento proposto da Samantha Grottoli, presidente del nostro Oratorio parrocchiale, “M. Kolbe”.

Ringrazio Samantha e quanti nelle prossime settimane ci doneranno il loro pensiero.

Buona lettura!

don Mirco

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