
Vangelo
Dal Vangelo secondo Giovanni
Gv 6,51-58
In quel tempo, Gesù disse alla folla:
«Io sono il pane vivo, disceso dal cielo. Se uno mangia di questo pane vivrà in eterno e il pane che io darò è la mia carne per la vita del mondo».
Allora i Giudei si misero a discutere aspramente fra loro: «Come può costui darci la sua carne da mangiare?».
Gesù disse loro: «In verità, in verità io vi dico: se non mangiate la carne del Figlio dell’uomo e non bevete il suo sangue, non avete in voi la vita. Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue ha la vita eterna e io lo risusciterò nell’ultimo giorno. Perché la mia carne è vero cibo e il mio sangue vera bevanda.
Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue rimane in me e io in lui. Come il Padre, che ha la vita, ha mandato me e io vivo per il Padre, così anche colui che mangia me vivrà per me. Questo è il pane disceso dal cielo; non è come quello che mangiarono i padri e morirono. Chi mangia questo pane vivrà in eterno».
DIGIUNO FORZATO
Dopo mesi in cui siamo stati privai della mensa eucaristica, finalmente possiamo accostarci di nuovo alla tavola imbandita da Gesù per noi e tornare a “cibarci” di Lui. Certo non si potrà fare quella processione attraverso cui manifestiamo il nostro desiderio di seguirlo e portarlo lungo le strade del mondo e per le vie dei nostri territori… ma potersi di nuovo nutrire al suo corpo e sangue torna a farci sentire davvero un corpo unico, poiché Lui è la fonte della nostra unità pur nella diversità.
“PANE VIVO, DISCESO DAL CIELO … PER LA VITA DEL MONDO”
Intanto Gesù precisa di ESSERE LUI IL PANE VIVO di cui c’è bisogno, è Lui il nuovo cibo (come ai tempi di Mosè lo fu la manna!): un PANE DIVERSO PERCHÉ SCESO DIRETTAMENTE DAL CIELO! Un pane diverso da quello mangiato dagli Ebrei durante la schiavitù in Egitto, un pane che NON FA RESTARE SCHIAVI, UN PANE CHE LIBERA ANCHE NOI DALLE NOSTRE SCHIAVITÙ… perché dono gratuito di Dio che vuol essere a disposizione di ogni persona del mondo, a disposizione di chiunque lo conosca e lo desideri davvero.
“SE UNO MANGIA DI QUESTO PANE VIVRÀ IN ETERNO”
Nutrirsi di Cristo, del Suo Corpo e del Suo Sangue, ci dona la FORZA DI RESTARE IN LUI, di DIVENTARE COME LUI, di sperimentare cosa significhi essere IN COMUNIONE CON DIO perché attraverso Cristo entriamo in contatto con la COMUNIONE DELLA TRINITÀ, come abbiamo visto la scorsa domenica. Ed allora come non vivere IN COMUNIONE ANCHE CON IL SUO CORPO MISTICO CHE È LA CHIESA sulla terra e nel cielo?!Nutrirsi di Cristo Eucaristico, insomma, ci fa entrare nell’eternità!!
“COME PUÒ COSTUI DARCI LA SUA CARNE DA MANGIARE?”
Comeun tempo i Giudei, anche oggi c’è chi si chiede come ciò possa avvenire! Tante sono le persone che ritengono che i cristiani siano “alienati” da questo mondo, cioè che vivano “fuori della realtà”, come se rimandassero la loro felicità a una vita dopo la morte!
“CHI MANGIA LA MIA CARNE E BEVE IL MIO SANGUE RIMANE IN ME E IO IN LUI”Ma, a ben guardare, i CRISTIANI DAVVERO sono, non tanto coloro che vanno a Messa e lì chiudono la loro esperienza con Dio, ma coloro che, ENTRATI IN COMUNIONE CON DIO, VIVONO NELLA VITA CON GLI STESSI SENTIMENTI DI DIO: poiché CIBARSI DEL CORPO E SANGUE DI CRISTO LI RENDE SIMILI A LUI IN TUTTO!!
“COLUI CHE MANGIA ME VIVRÀ PER ME”
Allora la vita cambia e DIVENTA “SPEZZARSI” PER GLI ALTRI, come Gesù stesso ha fatto per noi, significa darsi in cibo per gli altri… altro che estraniarsi dal mondo!!
Cibarsi di Cristo nell’Eucaristia significa aprire gli occhi, la mente, il cuore e la vita tuttaRENDENDOSI STRUMENTI NELLE MANI DI DIO
- perché il mondo abbia la vita,
- perché ad ogni fratello arrivi, anche attraverso noi, l’amore di Dio Padre,
- perché nel mondo entrino e dilaghino la fraternità, la giustizia, la comunione trinitaria dove ognuno è pari all’altro seppur diverso dall’altro,
- dove nessuno abbia bisogno di vivere di elemosina, ma sia chiamato a condividere in tutto ogni bene con gli altri fratelli
- DOVE DIO SARÀ TUTTO IN TUTTI… quasi come nell’Eucaristia… MA IN PIENEZZA E PER L’ETERNITÀ!
Pierluigi Patregnani, Lettore