
Vangelo
Dal Vangelo secondo Matteo
Mt 10,37-42
In quel tempo, Gesù disse ai suoi apostoli:
«Chi ama padre o madre più di me non è degno di me; chi ama figlio o figlia più di me non è degno di me; chi non prende la propria croce e non mi segue, non è degno di me.
Chi avrà tenuto per sé la propria vita, la perderà, e chi avrà perduto la propria vita per causa mia, la troverà.
Chi accoglie voi accoglie me, e chi accoglie me accoglie colui che mi ha mandato.
Chi accoglie un profeta perché è un profeta, avrà la ricompensa del profeta, e chi accoglie un giusto perché è un giusto, avrà la ricompensa del giusto.
Chi avrà dato da bere anche un solo bicchiere d’acqua fresca a uno di questi piccoli perché è un discepolo, in verità io vi dico: non perderà la sua ricompensa».
QUESTIONI DI “MISURA”??
Non c’è bisogno di nessun metro per mettersi a misurare l’amore!
Non c’è neanche da scandalizzarsi che Gesù dica di AMARLO AL DI SOPRA DI TUTTI E DI TUTTO… d’altra parte era “il vecchio e antico” primo comandamento (mai cancellato da Gesù, ma portato a compimento!).
Egli è l’origine di tutto ciò che siamo e abbiamo, e di ciò dobbiamo esserne ben consapevoli: è da Dio che riceviamo tutto… a iniziare dalla vita terrena e per finire con la Vita Eterna!!
GESÙ PUÒ NON ESSERE AMATO… e lo accetta!MA NON PUÒ ESSERE AMATO MENO DI UN ALTRO: non sarebbe il Signore, da amare con tutto il cuore (Dt 6,5ss).
“CHI AMA PADRE O MADRE… FIGLIO O FIGLIA… PIÙ DI ME, NON È DEGNO DI ME”
C’è chi si scandalizza di fronte a queste parole di Gesù… ma, a ben pensarci, tale idea si traduce quotidianamente nella nostra vita: forse che due innamorati non lasciano la loro famiglia di origine per formare un nuovo nucleo d’amore, “abbandonando” padre e madre??E, contemporaneamente, padre e madre non “abbandonano” (lasciano andare) questi due loro figli che hanno trovato l’amore in un altro/a??
Tanto più con Dio che è IL SIGNORE… ci ritroviamo a “volerlo/doverlo” amare al di sopra di ogni altro affetto se abbiamo riconosciuto che Lui è l’origine, la forza e l’AMORESTESSO che nutre continuamente, da sempre e per sempre, la nostra vita… non può essere messo in secondo piano di fronte a nulla e a nessuno!!
Ma c’è un altro MA… un’altra grande esigenza…
“PRENDERE LA PROPRIA CROCE”
Già! Ognuno ha la propria… e non c’è da andare a cercarsela… ce n’è di grandi e di piccole, c’è chi ne porta più di una addosso… ma ciò che NON va assolutamente fatto è CONFONDERE LA CROCE CON LA SOFFERENZA E CON IL DOLORE!!
Esempio di ciò sono i due coniugi della prima lettura che, pur vivendo l’amarezza di non aver avuto figli, mantengono la capacità di guardare al di fuori e di vedere anche i bisogni e la fatica di vivere del prossimo e… se ne fanno carico!
Se proprio debbo scriverlo… per me la croce è il cammino che ciascuno di noi ha davanti a sé, quel cammino lungo il quale ognuno cerca il modo per purificare il proprio amore per vivere secondo la Parola di Dio e, contemporaneamente… con le proprie debolezze ma sempre consapevoli che la croce, oltre che non essere il punto di arrivo, la mia, la tua, la croce di ogni uomo, è stata caricata da Gesù sulle sue spalle…ed eccoloGESÙ “MODELLO” e “PRIMIZIA” è lì al fianco di chi lo accolga!
“CHI AVRÀ PERDUTO LA PROPRIA VITA PER CAUSA MIA, LA TROVERÀ”
E il senso vero della vita si intravvede, chiaro: la vita è fatta per essere persa, donata, condivisa, spezzata… proprio come il seme di grano, proprio come Gesù Cristo, Signore Nostro!!
Sì, perché sappiamo tutti molto bene che tenere la vita per sé significa nutrire l’egoismo, far nascere l’egocentrismo, annullare e immolare tutti e tutto per la ricerca del nostro egoistico e apparente benessere, diventando incapaci di vedere i bisogni degli altri e rendendoci insensibili.
“CHI AVRÀ DATO DA BERE ANCHE UN SOLO BICCHIERE D’ACQUA FRESCA”
Tutto Dio,
tutto il Vangelo,
tutta la nostra vita,
tutta la Croce,
tutta la Vita Eterna
IN UN BICCHIER D’ACQUA!!
Pierluigi Patregnani, Lettore