LETTERA ENCICLICA LAUDATO SI’ – paragrafo 17, 18 e 19

QUELLO CHE STA ACCADENDO ALLA NOSTRA CASA

17. Le riflessioni teologiche o filosofiche sulla situazione dell’umanità e del mondo possono suonare come un messaggio ripetitivo e vuoto, se non si presentano nuovamente a partire da un confronto con il contesto attuale, in ciò che ha di inedito per la storia dell’umanità. Per questo, prima di riconoscere come la fede apporta nuove motivazioni ed esigenze di fronte al mondo del quale facciamo parte, propongo di soffermarci brevemente a considerare quello che sta accadendo alla nostra casa comune.

18. La continua accelerazione dei cambiamenti dell’umanità e del pianeta si unisce oggi all’intensificazione dei ritmi di vita e di lavoro, in quella che in spagnolo alcuni chiamano “rapidación” (rapidizzazione). Benché il cambiamento faccia parte della dinamica dei sistemi complessi, la velocità che le azioni umane gli impongono oggi contrasta con la naturale lentezza dell’evoluzione biologica. A ciò si aggiunge il problema che gli obiettivi di questo cambiamento veloce e costante non necessariamente sono orientati al bene comune e a uno sviluppo umano, sostenibile e integrale. Il cambiamento è qualcosa di auspicabile, ma diventa preoccupante quando si muta in deterioramento del mondo e della qualità della vita di gran parte dell’umanità.

19. Dopo un tempo di fiducia irrazionale nel progresso e nelle capacità umane, una parte della società sta entrando in una fase di maggiore consapevolezza. Si avverte una crescente sensibilità riguardo all’ambiente e alla cura della natura, e matura una sincera e dolorosa preoccupazione per ciò che sta accadendo al nostro pianeta. Facciamo un percorso, che sarà certamente incompleto, attraverso quelle questioni che oggi ci provocano inquietudine e che ormai non possiamo più nascondere sotto il tappeto. L’obiettivo non è di raccogliere informazioni o saziare la nostra curiosità, ma di prendere dolorosa coscienza, osare trasformare in sofferenza personale quello che accade al mondo, e così riconoscere qual è il contributo che ciascuno può portare.

COMMENTO
Papa Francesco con la sua enciclica “Laudato Sì”, ci riporta all’attenzione che dobbiamo avere nei confronti del nostra Casa Comune (che dobbiamo vedere come un prestito che ci fanno i nostri figli), soprattutto adesso che stiamo affrontando questa emergenza dovuta al coronavirus. L’enciclica pubblicata nel 2015 quando parla di “rapidacion” (rapidizzazione) sembra quasi prevedere la pandemia da coronavirus. Infatti, quest’ultima si è diffusa così rapidamente in tutto il mondo provocando gli effetti che tutti noi ben conosciamo. Ecco quindi che Papa Francesco ricordandoci la “lentezza della natura”, ci suggerisce di ispirarci ad essa, ci suggerisce di osservarla attentamente e copiare il modo in cui essa agisce. Nella Natura sono scritte tutte le risposte ai tanti problemi che affliggono le nostre comunità. Dobbiamo solo cercare di recuperare un po’ di lentezza e agire in maniera più oculata e sensata ricordandoci che la Natura (e aggiungo tutto il creato) è frutto di un lunghissimo processo di adattamento, di un lungo processo evolutivo che ha sempre l’obiettivo di portare alla soluzione migliore e più efficiente. Cerchiamo di tenerlo bene a mente.

                  Antonio Sebastianelli
Sindaco di Terre Roveresche

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